Quartiere di Corvetto-Chiaravalle, itinerante
Nel pensare il pane, pensiamo alle diverse declinazioni della fame. Pensiamo alle stagioni, alla temperatura, alla crescita. Pensiamo alle tavole e ai discorsi. Dal lavoro ultraventennale di Predrag Matvejević trae spunto da lì una parte del titolo che abbiamo dato a questa esperienza d’ascolto. Nella postfazione di Erri De Luca a “Pane Nostro” di Predrag Matvejević, si nomina con “il grandioso vagabondaggio del grano” l’incontro tra la terra e il lavoro umano. Più antico della scrittura, il pane nasce sotto la cenere e sulla pietra. Prodotto della natura e della cultura, presente nell’area del Mediterraneo in oltre 1350 tipi ben distinguibili tra loro, il pane è creatura simbolica della sazietà e del bisogno. Questa figura e con lei il grano, ci accompagna in un viaggio su piccole distanze, attraverso i paesaggi agro-urbani di Chiaravalle e in attitudine d’ascolto.
“Il grandioso vagabondaggio del grano. Guida per aree incolte” ha come esito il racconto con voci e suoni delle giornate di CANTIERE Madre Project.
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