Il public program di MadreProject cerca nuove storie per comprendere dove stiamo andando. Serviranno per orientarci nel presente e disegnare il futuro. Raccoglieremo idee, sensibilità, visioni, che risuonano con ciò che agita la nostra ricerca: non solo assonanze, ovviamente; ma anche dissonanze. Perché il cammino si fa solo facendolo.
Una masterclass di 3 giorni nella valle del pane di Milano, per La Musica dei Cieli.
Questa masterclass nasce dall’incontro tra la pratica del Deep Listening e il paesaggio di Chiaravall, antica culla dell’agricoltura europea e valle del pane della città contemporanea.
Il Deep Listening comprende pratiche corporee, meditazioni sonore e lavoro su scores, oltre all’ascolto consapevole dei suoni della vita quotidiana, dei pensieri, dell’immaginazione e dei sogni.
Le sessioni di Deep Listening saranno guidate dai simboli della filiera del pane: semina, trebbiatura, molitura e pulitura della pula, fermentazione, formatura e cottura.
Le varie fasi corrisponderanno a diversi aspetti dell’ascolto e della creazione sonora: esplorazione, memoria, abbandono, trasformazione, improvvisazione.
I partecipanti, durante i tre giorni di esperienza avranno modo di ascoltare il mutare del paesaggio sonoro allo scorrere dei momenti della giornata.
A cura di Diana Lola Posani
La musica dei cieli, un progetto di Associazione Beatmi, Amici Cascina Linterno, Arca Milano, Orchestra Via Padova, Suoni Sonori, Forme Tentative, nell’ambito di Milano è Viva nei quartieri di Comune di Milano
In collaborazione, per Chiaravalle, con MadreProject.
Padiglione Chiaravalle - Via San Bernardo 17, Milano
Vittorio Cosma dirige un happening di improvvisazione che rimette al centro la musica, portando il pubblico direttamente a contatto con i meccanismi del processo della creazione musicale. Prodotto da The Goodness Factory e Music Production, Open Machine è un format unico nel panorama contemporaneo italiano. Open Machine è molto più di una performance: è un’azione concreta che ha l’obiettivo di contribuire a riposizionare la musica nella dimensione sperimentale e culturale a cui appartiene. Gli artisti coinvolti si incontrano “al buio”, e il pubblico si trova completamente immerso in un autentico momento di creazione artistica.
Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria (fino a esaurimento posti) su triennale.org
Nato a Varese nel 1965, Vittorio Cosma è compositore, musicista, produttore, direttore d’orchestra e direttore artistico. È stato componente della Premiata Forneria Marconi e collabora da sempre con Elio e le Storie Tese. Durante la sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Pino Daniele, Fabrizio De André, Coma_Cose, Eugenio in Via Di Gioia e Marlene Kuntz, grazie ai quali ha collezionato svariati dischi d’oro. È membro fondatore dei Gizmodrome, band creata nel 2016 insieme a Stewart Copeland (batterista dei Police), Mark King (bassista dei Level 42) e Adrian Belew (chitarrista dei King Crimson). Insegna Music Production Technology al Politecnico di Milano e ha creato il collettivo Deproducers, progetto che coniuga musica e scienza.
A Torino dal 2014, The Goodness Factory è uno spazio – intellettuale e fisico – per la promozione di attività artistiche (in particolare di quelle emergenti), per la produzione e la comunicazione di eventi culturali e per la diffusione di nuovi linguaggi. È un incrocio di vissuti e di esperienze lavorative molto diverse, un ambiente nato fin dal principio come rete reale e applicata, una dimostrazione di intelligenza collettiva
L’evento fa parte del progetto Memorie future, promosso da Triennale Milano Teatro, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Terzo Paesaggio e ABCittà nell’ambito del bando Milano è viva nei quartieri
Il progetto site specific di Floriane Facchini, artista associata di mare culturale urbano nel 2022, invita gli abitanti del quartiere di Redo Merezzate e della città a condividere pratiche culinarie e momenti di convivialità con l’obiettivo di far nascere un rito collettivo. MadreProject mette in rete un ecosistema di spazi diffusi nel Sud di Milano, uscendo dal quartiere e raggiungendo l’intera città.
La comunità di apprendimento di MadreProject – che coinvolge studenti, ricercatori, artisti e changemaker – s’interroga sul senso profondo di coltivare grano in città.
Arriva direttamente da Marsiglia, con la prestigiosa collaborazione di Le ZEF-scène nationale de Marseille e MuCEM – Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo, il laboratorio artistico di pane rituale, antica pratica di panificazione come rito di convivialità.
A partire da una ricetta e da una tecnica antica, i partecipanti saranno guidati da Ilaria Turba e dalla mediatrice culturale Zahra Adda Attou di Le ZEF-scène nationale de Marseille, a condividere i propri desideri e a materializzarli in forma di pane.
Una volta disegnato e decorato con semi e spezie, il pane rituale accoglierà il “desiderio di guardare lontano” dei partecipanti.
Quali sono i desideri che non si chiudono all’individuo, ma coinvolgono le comunità in cui siamo immersi? E cosa vuol dire condividere desideri collettivi e più grandi?
I pani rituali di Chiaravalle si aggiungeranno alla collezione e viaggeranno attraverso l’Italia.
L’ambito Corvetto / Vettabbia / Chiaravalle è un brano di paesaggio dove la città si confonde con la campagna, oggi simbolo dell’idea di città del futuro. Un bordo urbano che accoglie pratiche di agro-forestazione, coltivazione di grani per la produzione del pane agricolo di città, progetti d’innovazione culturale.
Francesco Taskayali è un pianista e compositore italo-turco, durante il Covid ha prestato servizio come volontario sulle navi quarantena suonando per i migranti in mare, questo è un concerto-racconto di un’esperienza che gli ha cambiato la vita.
In collaborazione con Made in Corvetto, MadreProject, Soulfood Forestfarms, Cascinet e Terzo Paesaggio.
Un ciclo di 3 appuntamenti estivi gratuiti di panificazione aperti a tutti. Nei cortili ALER del Quartiere Mazzini, in Piazzale Ferrara e con i bambini della scuola dell’infanzia di Via Martinengo.
In collaborazione con Made in Corvetto, Terzo Paesaggio, Forno Condiviso e Forme Tentative.
Il racconto filmico delle giornate di CANTIERE MadreProject
GUARDALO QUI
“In Aprile 2022 ho avuto l’onore di documentare la settimana pilota di Madre project, una scuola che vuole affrontare il mondo contemporaneo a partire dalla lavorazione artigianale del pane.
L’impasto è stato l’elemento che ha permesso di legare tra loro i vari elementi di Madre project: pane, città, impresa. Attraverso la macchina impastatrice e il suono metallico che essa produce, emergono le voci delle studentesse: riflessioni che, con lucidità, pongono le basi per la co-progettazione della nuova scuola. Il flusso sonoro e visivo della macchina è interrotto dagli scatti fotografici di Filippo Romano che portano lo spettatore da un luogo all’altro, da una tematica all’altra. Il video si apre e si chiude con la voce lontana di Enzo Bianchi che, con parole forti e precise, ti porta a contatto con ciò che è più vicino a noi e che spesso trascuriamo: la Terra.”
Quartiere di Corvetto-Chiaravalle, itinerante
Nel pensare il pane, pensiamo alle diverse declinazioni della fame. Pensiamo alle stagioni, alla temperatura, alla crescita. Pensiamo alle tavole e ai discorsi. Dal lavoro ultraventennale di Predrag Matvejević trae spunto da lì una parte del titolo che abbiamo dato a questa esperienza d’ascolto. Nella postfazione di Erri De Luca a “Pane Nostro” di Predrag Matvejević, si nomina con “il grandioso vagabondaggio del grano” l’incontro tra la terra e il lavoro umano. Più antico della scrittura, il pane nasce sotto la cenere e sulla pietra. Prodotto della natura e della cultura, presente nell’area del Mediterraneo in oltre 1350 tipi ben distinguibili tra loro, il pane è creatura simbolica della sazietà e del bisogno. Questa figura e con lei il grano, ci accompagna in un viaggio su piccole distanze, attraverso i paesaggi agro-urbani di Chiaravalle e in attitudine d’ascolto.
“Il grandioso vagabondaggio del grano. Guida per aree incolte” ha come esito il racconto con voci e suoni delle giornate di CANTIERE Madre Project.
Teatro Spazio Tertulliano, Via Tertulliano, 68 – Milano
Si discute molto di clima, tuttavia nessun modello, nemmeno quello più complesso, ci potrà dire con precisione come il clima cambierà e quindi quale sarà lo spettro delle malattie, delle infestanti, degli insetti e degli impollinatori presenti in un determinato luogo. Quindi, mentre da un lato dobbiamo affrontare un problema che cambia continuamente e che sarà diverso da luogo a luogo, dall’altro per selezionare una varietà di cereali ci vuole circa un decennio. Allora come affrontare questa sfida di futuro? Per un problema così complesso e indeterminato occorre elaborare una risposta in continua evoluzione. Una risposta del genere la possono offrire le popolazioni evolutive. Stefania Grando e Salvatore Ceccarelli, genetisti, ricercatori e viaggiatori preziosi attraverso il mondo contadino, parlano di futuro con una lezione aperta “Come l’agricoltura disegna il cibo e la salute”, durante la quale discuteranno di popolazioni evolutive, le colture intelligenti che fanno bene al pianeta, a chi le coltiva e a chi ne consuma i prodotti.
Teatro Spazio Tertulliano, Via Tertulliano, 68 – Milano
Madre Project invita ad una nuova relazione con la Terra, esplorandola attraverso diversi linguaggi, anche attraverso la musica: la Terra ha una voce, che chiama il mondo a ricongiungersi con la sua bellezza. Alessandro Solbiati, compositore, docente al Conservatorio di Milano, guiderà il pubblico all’ascolto di “Das Lied von der Erde”, la straordinaria opera di Gustav Mahler che celebra l’eterno ritorno dal mondo alla Terra. In uno dei Lied che lo compongono, la voce ci invita a questo ritorno, cantando «La Terra respira piena di pace e di sonno […]. Oh bellezza, mondo ebbro di eterno amore, eterna vita».
Teatro Spazio Tertulliano, Via Tertulliano, 68 – Milano
Gabriele Pasqui (docente di Politiche urbane) e Francesco Remotti (professore emerito di antropologia culturale) si confrontano su condividualità e condivisione: stare tra diversi senza comunità. Si discuterà di come si possono costruire progetti di vita in comune sapendo che siamo un intreccio di somiglianze e differenze, e che quando diciamo “noi” stiamo costruendo un progetto: la “noità” non è un dato, ma un assemblaggio.
Mulino, Abbazia di Chiaravalle, Via sant’Arialdo
Ora possiamo dirlo: per trasformare le proprie aspirazioni in un progetto con la città, saper fare il pane aiuta. Abbiamo chiesto di contribuire a MadreProject con una riflessione sul pane come mezzo per “educare”, che dunque in senso proprio “trae fuori”. E sulla panificazione come percorso progettuale, che seleziona elementi diversi e li assembla, facendoli corrispondere in un nuovo disegno.
In occasione di BookCity Milano 2021, MadreProject promuove un focus speciale di incontri con autori e protagonisti della nuova onda del pane.
É anche un modo per iniziare a raccontare il percorso di co-creazione di MadreProject, Scuola del Pane e dei Luoghi che aprirà a settembre a Chiaravalle.
Una nuova scuola per formare una nuova generazione di artigiani del pane che contribuisca concretamente alla rigenerazione dei territori.
Gli incontri con gli autori si terranno in luoghi non convenzionali, tra spazi artigiani, mercati comunali e spazi ibridi culturali tutti nel sud-est di Milano, dove con il maestro panificatore Davide Longoni coltiviamo e rigeneriamo un brano di paesaggio per produrre il primo pane agricolo della città, in un luogo simbolo della transizione ecologica della città di Milano.
Persephone Overland, un rito contemporaneo che celebra la mietitura dei campi di farro a Chiaravalle. Anche la città di Milano celebra la festa della mietitura del grano, a Chiaravalle, in un luogo simbolo della rinascita agricola e della transizione ecologica. Chiaravalle, antica torre solare, terra potente dove si sente ancora il fluire delle acque matrici della città, oggi è un ambito in trasformazione: il borgo di Chiaravalle è ospite alla Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia, come esempio di Comunità Resiliente. Da questi presupposti nasce l’evento performativo Persephone Overland, che immergerà gli spettatori e gli artisti tra le alte spighe di farro monococco dei campi coltivati dal maestro panificatore Davide Longoni, a Chiaravalle. Terzo Paesaggio e Forme Tentative hanno chiamato il collettivo artistico Phoebe Zeitgeist a curare l’allestimento performativo per celebrare questo rito contemporaneo, con ospite d’eccezione Roberto Cacciapaglia.
Due lezioni di panificazione, prime ricompense per le donazioni di MadreProject!